In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Sabato 23 novembre all’Archivio di Carpi un appuntamento tra musica, arte e parole. E nel weekend il video con le opere dei Musei richiama la Giornata del 25 novembre. Albarani: “Sensibilizzazione anche nei luoghi di cultura”

 

Carpi, 19 novembre 2024

 

Una giovane donna che, nel Settecento, a Carpi, rivendica la sua libertà dopo essere stata chiusa in convento contro la sua volontà. È dedicata alla vicenda di Veronica Pio, le cui lettere fanno parte della mostra “Psiche” in corso ai Musei di Palazzo dei Pio, l’iniziativa che propone l’Archivio storico comunale sabato 23 novembre alle ore 16.00, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne di lunedì 25 novembre.

 

Il titolo è, appunto, “Veronica. Musica, arte e parole contro la violenza sulle donne” con Sara Gozzi, Nicola Schincaglia e Michele Zambelli. Prenotazioni alla pagina del sito internet dei Museidi Palazzo dei Pio.
Durante il weekend, inoltre, i Musei di Palazzo dei Pio propongono sul sito internet e attraverso i social media un video di sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne dove il caratteristico “baffo rosso”, scelto come simbolo della Giornata, appare su alcune delle principali opere che si possono ammirare visitando l’istituto culturale: dal ritratto di Bernardino Ramazzini alla rinascimentale Dama con Liocorno, dal busto ottocentesco di Giuseppe Garibaldi al bozzetto della statua di Ciro Menotti, fino al dettaglio del viso di Progne nel quadro di Mattia Preti e al principe Alberto Pio ritratto nell’affresco della cappella.

 

“La storia di Veronica Pio offre lo spunto per proporre una riflessione sulla libertà di scegliere daparte della donne – sottolinea l’assessore alla Cultura Giuliano Albarani – ed è importante che questo principio venga riaffermato e diffuso anche, e soprattutto, nei luoghi di cultura che non sono isole fuori del mondo. Anzi, sui grandi temi sociali, come la violenza sulle donne, la cultura deve svolgere pienamente il proprio ruolo educativo e di sensibilizzazione rivolgendosi a tutta la società. E in particolare a noi maschi”.

 

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